Forestière

La sfida di Christophe Fournier

Christophe partecipa da due anni alla sfida della MTB Alpine Cup. Ha accettato di condividere con te la sua esperienza.

Puoi presentarti in poche parole?

Salve, mi chiamo Fournier Christophe, ho 38 anni. Vivo a Oussières, nel Giura, con mia moglie e i miei figli, dove lavoro come muratore.

Vado in mountain bike da quando ero bambino. Amo la natura e quella sensazione di libertà che si prova quando si parte per i single, spesso accompagnati da panorami magnifici. Attualmente sono membro del club di mountain bike Conliège Jura Bassin de Lons.

In gioventù ho gareggiato a livello agonistico, soprattutto nelle gare XCO. Poi mi sono presa una pausa di 10 anni per dedicarmi ai progetti di casa e alla mia famiglia. Ho ricominciato a gareggiare nel 2020, sempre in XCO, ma mi sono dedicata soprattutto alla maratona di cross, una disciplina a cui sono particolarmente affezionata.

Come sei venuto a conoscenza della MTB Alpine Cup?

Ho scoperto la sfida della MTB Alpine Cup attraverso i social network. Ho partecipato ad alcune gare nel 2022, senza iscrivermi alla sfida.
È stato questo a spingermi a iscrivermi per il 2023 e il 2024, perché quelle gare mi sono piaciute molto e il fatto di avere una classifica generale ha reso l’esperienza ancora più motivante.

Come sono andate le tue ultime due iscrizioni?

Le mie prime due partecipazioni hanno, per il momento, un sapore di incompiuto, perché nel corso delle due stagioni c’è sempre stata una gara in cui purtroppo non sono arrivato alla fine. Nel 2024 è stato il Grand Raid BCVS e nel 2023 la MB Race.

Per me la parte più difficile è stata quella in cui mi sono dovuto fermare prima della fine, a causa di un ostacolo temporale o perché ho dovuto rinunciare… Iniziare la mattina sapendo che il mio corpo non sarebbe stato in grado di tenere il passo a causa di un infortunio.

Le mie impressioni prima di ogni gara sono sempre un misto di eccitazione e apprensione: sapere se sarò pronto il grande giorno, perché si tratta di gare lunghe con grandi dislivelli… Non si può avere paura di passare ore in sella.

Ciò che mi piace di più è la bellezza dei paesaggi in cui si svolgono queste gare. Ma ciò che apprezzo di più è il traguardo: l’immensa soddisfazione di aver superato se stessi e di essersi spinti al limite.

Un aneddoto memorabile: durante la MB Race, la prima volta che ho terminato i 140 km, ero così esausto che non sono riuscito nemmeno a bere la birra dei finisher, e ho passato un’ora al punto di assistenza per riprendermi! 🙂

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2025? E come ti stai preparando?

Il mio obiettivo per il 2025 è soprattutto quello di godermi il ciclismo il più possibile. E riuscire a fare l’intera sfida quest’anno sarebbe davvero fantastico.

Per quanto riguarda le distanze, vorrei puntare al massimo in ogni evento:

Mi piacerebbe anche arrivare tra i primi 20 nella classifica finale!

Per quanto riguarda l’allenamento, come ho detto prima, ho un lavoro fisico come muratore, quindi non è sempre facile rimanere motivati. Mi alleno senza un allenatore o un preparatore. In inverno mi alleno un po’ a casa dopo il lavoro e, non appena torna il bel tempo, ricomincio a uscire la sera e nei weekend.

Un'ultima parola?

Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, che mi sostiene in ogni gara. Vedendo i loro sguardi e i loro sorrisi lungo il percorso e al traguardo, è grazie a loro che riesco ad andare avanti e a mantenere alta la mia forza mentale! (
Vorrei ringraziare anche gli organizzatori e i volontari, senza i quali tutto questo non sarebbe possibile.

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